Il caso (in Giappone) delle bambole gonfiabili bambine



Il caso (in Giappone) delle bambole gonfiabili bambine ultima modifica: 2016-01-29T17:49:45+00:00 da Camilla Montella
Bambole gonfiabili con le sembianze di bambine per controllare gli impulsi sessuali dei pedofili. L’imprenditore giapponese Shin Takagi ha spiegato che i suoi prodotti sono uno strumento per tutti coloro che, come lui, lottano contro un’attrazione sessuale  nei confronti dei minori. “Dovremmo accettare socialmente che non vi è alcun modo per modificare le perversioni di nessuno”, ha affermato Takagi. “Per questo sto aiutando tante persone ad esprimere i loro desideri, in modo legale ed etico. La vita non è degna di essere vissuta se si deve vivere con un così forte desiderio represso”.

bambole

A suo parere queste bambole possono salvare i bambini dagli abusi sessuali. Basta fare un breve tour sul sito e l’estrema varietà e verosimiglianza delle bambole di Takagi con le vere bambine lascia esterrefatti e anche parecchio nauseati. Si va dalla classicascolaretta made in Japan a bimbe in mutandine e reggiseno, da fanciulle con un orsetto tra le braccia a bambine di nemmeno otto-dieci anni completamente nude, magari con una mela a coprire il pube.

Michael Seto, psicologo e sessuologo presso l’Università di Toronto, ha riferito a The Atlantic che ci sono due tipi diversi di pedofilo: “Per alcuni la possibilità di un accesso ‘artificiale’ alla pornografia infantile o di bambole del sesso può essere uno sbocco sicuro per i propri impulsi sessuali riducendo la probabilità di cercare pornografia infantile o di violenza sessuale su bambini veri; per gli altri, i sostituti in lattici potrebbero addirittura aggravare il loro senso di frustrazione”. Insomma, per ora, gli effetti ‘curativi’ delle bambole di Takagi sembrano soprattutto per le sue entrate commerciali.

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