Cenerentola sgozzò la matrigna: le vere fiabe pre-Disney



Cenerentola sgozzò la matrigna: le vere fiabe pre-Disney ultima modifica: 2016-11-29T18:10:35+00:00 da Camilla Montella
Walt Disney in realtà inventò poco o niente, ma riutilizzò racconti classici dei secoli passati. Questa favole però erano cruente e crudeli e quindi vennero modificate. Siete curiosi di sapere come erano le storie originali? Eccole, ce lo racconta AbeBooks.


Cenerentola


Una storia molto simile apparve in Cina attorno al IX secolo, ma l'occidente ha imparato a conoscere la sua storia nel 1634 quando venne pubblicata all’interno del Pentamerone scritto da Giambattista Basile.

Nella fiaba di Basile, intitolata La Gatta Cenerentola, il padre di Cenerentola effettivamente si è risposato dopo la morte della moglie, ma quello che non vi hanno detto è che Cenerentola, d’accordo con la governante, fa spezzare il collo alla matrigna. A sangue freddo! In altre versioni, come quella dei fratelli Grimm (XVIII secolo), le sorelle si tagliano le dita dei piedi per calzare la scarpetta e dei brutti uccellacci le beccano gli occhi.

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La Bella Addormentata


La Bella Addormentata apparve per la prima volta nel Pentamerone di Basile con il titolo Sole, Luna e Talia: sappiamo tutti che la Bella Addormentata viene svegliata dal bacio del suo vero amore, ma Basile ci racconta una fiaba diversa. Un re di un regno vicino passa davanti al corpo senza vita della ragazza e preso da tanta bellezza, la violenta e mette incinta la povera fanciulla. Nel sonno Talia da alla luce due gemelli, Sole e Luna. Nel cercare il latte materno uno dei bimbi tira fuori la scheggia dal dito della mamma che finalmente si sveglia.
"...la regina scopre l'infedeltà del re e ordina che i suoi bambini siano uccisi, cucinati e dati in pasto al marito."

All’insaputa della regina, il cuoco nasconde i bambini servendo della carne di capra. Quando poi la regina tenta di ammazzare Talia gettandola nel fuoco, il re riesce a fermarla e bruciarla viva. Ovviamente dopo tutto questo Talia sposerà il re e tutti vivono felici e contenti!

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Sirenetta


La Sirenetta è opera dello scrittore danese Hans Christian Andersen e fu pubblicata nel 1837.

Le sirene di Andresen erano creature senz’anima destinate a dissolversi nella schuma del mare una volta morte. Terrorizzata dal suo destino, la Sirenetta desiderava un’anima umana, ma come sua nonna le spiegò, l'unico modo con cui una sirena poteva ottnere un'anima era sposare un uomo che la amasse più di ogni altra cosa.

La Sirenetta, innamoratasi un bell’uomo, decide di andare dalla strega del mare per farsi aiutare: la strega le offre una pozione da bere all’alba sulla riva del mare in modo che a quel punto la coda scomparirà e si restringerà fino a diventare un paio di gambe. Per ottenere ciò la sirenetta dovrà sentire un fortissimo dolore come se una spada la trafiggesse e ad ogni passo sentirà il dolore dei coltelli affilati sotto i piedi.

Poi come se tutto questo non fosse abbastanza, la sadica strega tagliò la lingua della Sirenetta come pagamento. La conclusione è tutt’altro che felice: difatti il principe sposa un’altra donna e l’unico modo che ha la Sirenetta per salvarsi dalla morte imminente sarebbe di pugnalare il principe. Ovviamente lei si rifiuta di farlo e si suicida.

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Biancaneve


In alcune verisoni precedenti a Disney, alla fine Biancaneve decide di vendicarsi torturando la matrigna che era venuta al suo matrimonio: la storia narra che la matrigna fu costretta a ballare con delle scarpe di ferro lasciate nel fuoco e diventate incandescienti:
"...le misero ai piedi un paio di scarpe di ferro bruciate sul fuoco e la obbligarono a ballare. I piedi della matrigna erano completamente ustionati e non riusciva a smettere di ballare fino a che morì."

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Peter Pan


Pater Pan compare in un romanzo di J.M. Barrie per adulti , L’uccellino, scritto nel 1902. Il successo della storia spinse l’autore a scrivere la commedia teatrale Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere poi rivistata nel libro che tutti conosciamo.
"...e quando sembrava che crescessero, cosa che era contro le regole, Peter diminuiva il numero dei bimbi."

Sappiamo che Peter Pan non vuole crescere, ma la Disney non ci racconta davvero fino a che punto è disposto a lottare il ragazzo. Peter nell’opera di Barrie è un bambino malvagio a dir poco che, mano a mano che crescono, uccide i bimbi Sperduti che vivono nell’isola, colpevoli solo di crescere. L’ossessione dell’autore con la morte, dovuta forse alla perdita del fratello, appare evidente anche in altre parti della fiaba, come quando Wendy sta per morire colpita da una freccia, Peter viene lasciato annegare e Hook viene mangiato da un coccodrillo.

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