Prima vacanza in 4: siamo vivi!



Prima vacanza in 4: siamo vivi! ultima modifica: 2017-07-10T15:58:52+00:00 da Camilla Montella
di Daniele Marzano

Prima della partenza prevedevo sciagure e scenari apocalittici per questa prima vacanza in 4, con un neonato di un mese e spicci e un Primogemito. Ma alla fine tutto sommato il bilancio è positivo ed è un'esperienza che rifarei anche domani. Neo genitori non lasciatevi scoraggiare dai profeti di sventura: uniti si può! E si torna anche vivi, abbronzati e rilassati..ma la strada per la felicità è costellata di piccoli grandi ostacoli.

STEP 1 IL VIAGGIO: ho scoperto che si può viaggiare usando solo gli specchietti laterali perchè nel bagagliaio eravamo conciati così male che se ci avesse visto Salvini si sarebbe offerto di aiutarci a casa nostra. Tutto sommato l'accoppiata ovetto+seggiolino è affrontabile fatto salvo per i rari momenti di sfaso del neonato che hanno costretto mia moglie a scalate al contrario stile Messner. All'andata siamo partiti da Milano alle 3.45 e Sam si è addormentato a Cesena (ore 6.30) e ha impegnato queste ore in 72.000 domande che andavano dal perché c'è la luna, al perché c'è il sole con in mezzo l'analisi delle varie gradazioni del cielo. Per il resto si consiglia vivamente la partenza notturna e di evitare Isoradio.

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STEP 2 PRANZI E CENE: se immaginate cene a lume di candela e discorsi con il vostro partner su come arredare la casa statevene pure a casa. Se invece prediligete di più la cena di Hook Capitan Uncino con i bambini sperduti siete nel posto giusto. Tutto sommato mangiare in albergo pensione completa è stato piacevole (e la bilancia conferma) ma con qualche piccolo accorgimento: il neonato deve sempre fare brunch e apericena prima del vostro pranzo e cena e per il grande si consiglia l'acquisto di caschetto, paraginocchie e affini. Tu per farlo resistere per un'ora/un'ora e mezza dovrai armarti di tutta la pazienza e di una fionda per imboccarlo a distanza mentre lui corre per tutto l'hotel facendo lo slalom gigante e la gioia delle giovani coppie in cerca di un weekend romantico.

STEP 3 LA SPIAGGIA: armatevi di crema 50, parasole, paracolpi e paradenti. Ascoltate i consigli di Studio Aperto evitando le ore calde e bevete e fate bere molto. Per impiegare il tempo realizzate con palette e secchiello lavori stile Metro 4. Attenzione: soltanto se e solo se almeno un vecchio del posto si sarà fermato a commentare il cantiere vi sarete fatti un nome in Romagna. Altrimenti non sarete nessuno. Io ovviamente sono rimasto nell'anonimato anche perché mio figlio ha seppellito nella sabbia giochi altrui, disturbato la quiete pubblica e commesso almeno un'altra decina di reati che spero cadano in prescrizione nei prossimi cinque anni.

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STEP 4 LA SERATA: se siete in uno degli affollatissimi paesi della Riviera Romagnola ma anche in un paese delle Marche, in Liguria diciamo ovunque ci sia un minimo di movimento, una sala giochi e dei gonfiabili mi sento di darvi giusto due consigli: svaligiate una Chiesa per portarvi via almeno 200 euro in moneta ogni sera, portate con voi la foto dei vostri figli. Io ho rischiato più volte di confondere la carrozzina del piccolo e di prendermi un altro bimbo nella baraonda delle sale giochi. Ogni 200 metri c'è un distributore di palline magiche che di magico hanno solo la capacità di prosciugarti il portafoglio meglio di un borseggiatore. Le poche volte che sono rimasto senza moneta ho rischiato la vita. Ora sono salvo ma sono sommerso da palline di ogni consistenza e colore. Ma ho ancora tutti e due i miei figli. Almeno credo siano i miei.

STEP 5 GLI INFORTUNI: la prima buona notizia. Siamo tutti salvi. Gli unici infortuni si concentrano nel complicato momento della doccia. Bilancio: neonato indenne ma che ha rischiato di volarmi stile anguilla, Primogemito volato di schiena sul pavimento della camera dopo essere scappato dal doccino freddo, padre infortunato agli zebedei dopo pallina di cuoio scaraventata dal Primogemito, madre con sciatica di una novantenne per i continui su e giù.

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STEP 6 IL RITORNO: quando ho parcheggiato la macchina sotto casa, ho guardato i miei due bimbi e mia moglie accanto ed ero commosso. Sia perché avevo superato la coda della Tangenziale Ovest ma soprattutto perché ho ripensato con rimpianto ai giorni appena trascorsi. Allora non è così impossibile divertirsi in 4? Allora con due figli si può non andare in analisi? Allora davvero le vacanze non sono l'inferno che si legge troppo spesso in rete? Ora sono qui sul divano e mi stanno chiudendo le palpebre ma sono soddisfatto.. Ahmed gioca felice nella sua cameretta e non ho capito perché mi continua a chiamare Abdullah, questa vacanza gli avrà fatto uno strano effetto. Penso che prima o poi gli passerà anche questa forte abbronzatura. L'unico neo è che mia moglie è convinta che il piccolo sia cresciuto troppo e che è impossibile che cammini già a un mese. Io continuo a dirle che in Romagna si mangia bene. Ma lei non mi crede. Maledette sale giochi.

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