Al mare con le amiche d’infanzia, 30 anni dopo e coi nostri figli. Un’esperienza meravigliosa.



Al mare con le amiche d’infanzia, 30 anni dopo e coi nostri figli. Un’esperienza meravigliosa. ultima modifica: 2015-08-31T15:18:18+00:00 da Camilla Montella
Trent’anni fa io e le mie amiche eravamo insieme in mare a dire alle mamme “non ho freddo, ancora cinque minuti”. Adesso, insieme come eravamo noi allora, ci sono i nostri figli, con le labbra viola e i polpastrelli disfatti. E’ il circolo della vita e viverlo con le compagne di una vita intera è un’esperienza meravigliosa, una fortuna inestimabile.

Quest’anno ci siamo trovate al mare in quattro amiche: una la conosco da quando sono in pancia (erano amiche le nostre mamme), una dalle elementari (e poi abbiamo fatto insieme anche medie e liceo) e una da circa 25 anni. Andavamo in spiaggia insieme da bambine e da ragazze, abbiamo tanti ricordi di quegli anni, dal gioco delle sirene in acqua, alla corsa coi sacchi sulla spiaggia, ai primi amori estivi.

mamme ciclo

Quest’anno - chi più chi meno attorno ai 40 anni - eravamo in spiaggia insieme, con anche i nostri figli. Mi sono sentita una donna fortunata, mi sembrava di avere tra le mani un gioiello prezioso. Messa così, la scomoda faccenda che dobbiamo invecchiare è quasi quasi accettabile. Mi dà fastidio questa cosa di arrivare ai 40 anni, io me ne sento almeno dieci di meno. Ma tant’è, si invecchia e se proprio deve succedere, allora mi sento fortunata che sia con le mie amiche di sempre affianco e con i nostri figli che prendono il nostro posto.

I bambini hanno fatto i capricci per il gelato, hanno spergiurato che non avevano freddo dopo un’ora in mare, sono scivolati sull’acqua dei gavettoni rimpallandosi la colpa, si sono fatti male ai piedi con i sassi sulla riva, hanno litigato, hanno fatto pace, hanno giocato a giochi che solo loro sanno, sono stati sgridati e sono scappati per non farsi mettere la crema. Pari pari a noi amiche tanti anni fa.

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Nel frattempo noi abbiamo raccattato i cocci delle cadute, abbiamo diviso litiganti inviperiti, abbiamo detto i nostri “non si fa” costantemente ignorati, abbiamo inutilmente cercato di barattare un gelato con una pesca e abbiamo recuperato figli dall’acqua gesticolando dalla riva… Ma abbiamo anche chiacchierato fino allo sfinimento, delegando ai papà la sopravvivenza dei pargoli quando il pettegolezzo si faceva fitto. Abbiamo fatto spallucce su tante cose, come facevano i nostri genitori un tempo (che adesso si sta troppo addosso ai figli, mentre decenni fa tutto era più semplicemente regolamentato dalle leggi base, quella di gravità e quella del più forte). E poi ci siamo divise le fatiche, col tacito accordo che chiunque può sgridare il figlio dell’altra.

Così il circolo della vita mi sta bene (anche se non mi dispiacerebbe rallentasse un pochino).

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